FAQ | FAQ

Distrubi dentali

Placca

Cos’è la placca?

 

La placca è un aggregato (biofilm) di germi che aderisce alle superfici dentali ed è formato da batteri, zuccheri, polimeri, saliva e residui alimentari. E’ provocato dall’azione dei batteri che producono una biopellicola per proteggersi dai pericoli esterni.

I batteri trasformano i residui alimentari in acidi, che indeboliscono lo smalto dentale provocando carie, e rilasciano sostanze irritanti che possono essere causa di infiammazioni.

La placca può essere rimossa solo attraverso un’accurata detersione dei denti con spazzolino e dentifricio. In caso non venga rimosso completamente, il biofilm può subire un processo di mineralizzazione che trasforma la placca in tartaro. La linea Antica Erboristeria contiene diversi prodotti in grado di contrastare la placca e proteggere i denti nel tempo. 

 

 

Come prevenire la placca?

 

Per prevenire gli effetti dannosi della placca, è necessario spazzolare i denti due volte al giorno, per almeno due minuti, utilizzando un dentifricio al fluoruro. Per un’igiene orale ottimale è importante spazzolare bene anche i bordi gengivali e gli spazi interdentali aiutandosi con il filo interdentale, in grado di garantire una pulizia profonda.

Inoltre è importante integrare le pratiche quotidiane di igiene orale con l’uso del colluttorio per una protezione da placca e disturbi gengivali ancora più efficace.

 

 

 

 

Sensibilità dentale

Cos’è la sensibilità dentale e quali sono le cause?

 

La sensibilità dentale è una sensazione di dolore breve e acuto innescata principalmente da cibi o bevande caldi o freddi. Poiché la sensibilità dentale è solo un sintomo, è importante determinarne la causa per trattare questo disturbo in modo efficace.

La sensibilità dentale è spesso associata alla recessione gengivale che scopre le radici dentali. Anche l’abrasione della superficie dentale, ad esempio dello smalto e della dentina, può generare dei disturbi.

È importante inoltre distinguere tra abrasione ed erosione. L’abrasione indica un danneggiamento dello smalto dentale causato da un’azione meccanica come lo sfregamento e si verifica più facilmente in caso di smalto già danneggiato. Di frequente questo disturbo dipende dall’utilizzo di un dentifricio che contiene un’elevata quantità di sostanze abrasive e da una tecnica di spazzolamento scorretta. L’erosione invece consiste nella perdita di smalto causata dal contatto del dente con gli acidi presenti sulla sua superficie non prodotti dai batteri.

La recessione gengivale e la perdita di smalto e dentina espongono le terminazioni nervose agli stimoli esterni provocando così dolore. Poiché grazie ad un’igiene orale profonda e delicata è possibile prevenire la sensibilità dentale, si consiglia l’uso di dentifrici con formulazioni appositamente studiate per i denti sensibili.  

 

 

Come ridurre la sensibilità dentale?

 

La scelta dello spazzolino e del dentifricio adeguati è un fattore determinate per il trattamento della sensibilità dentale. L’utilizzo combinato di un dentifricio specifico, ad esempio a base di sali di potassio, e di uno spazzolino per denti sensibili può contribuire a dare sollievo ai nervi irritati.

Anche la tecnica di spazzolamento può fare la differenza. In particolare, è importante spazzolare lungo la linea gengivale e lavare i denti due volte al giorno per almeno due minuti. Per evitare irritazioni è consigliabile utilizzare uno spazzolino dalle setole morbide e arrotondate. 

 

 

 

 

Disturbi gengivali

Cosa sono i disturbi gengivali e quali sono le cause?

 

I sintomi frequenti di un disturbo alle gengive sono arrossamenti, gonfiore, sensibilità e infiammazione. Il sanguinamento delle gengive dopo lo spazzolamento dei denti o l’uso del filo interdentale è il sintomo di una gengivite, cioè il primo stadio delle malattie gengivali che possono essere favorite da un accumulo di placca tra i denti e le gengive. Se non rimosso con le quotidiane operazioni di pulizia con spazzolino e filo interdentale, lo strato di placca, aggravato dalla presenza di gengive infiammate o addirittura ritirate, può seriamente compromettere la salute orale. Il mancato trattamento della placca e della gengivite può dar luogo a patologie secondarie come la periodontite (fino allo stadio più avanzato). In questi casi, i residui alimentari o la placca possono accumularsi nelle tasche gengivali dove le radici esposte sono soggette agli attacchi dei batteri.

In presenza di placca i batteri proliferano molto velocemente e dal loro metabolismo si generano sostanze particolarmente aggressive, acidi e altre sostanze nocive che potrebbero raggiungere le gengive.

L’utilizzo frequente del filo interdentale e dello spazzolino abbinato ad un dentifricio contenente fluoruro contribuisce a rimuovere la placca e contrastarne la formazione. Inoltre l’assunzione di vitamine è consigliata per mantenere la bocca in salute e prevenire infiammazioni gengivali.

A causa di una scarsa igiene orale le irritazioni provocate da una gengivite cronica potrebbero degenerare in periodontosi, un’infiammazione acuta e profonda dei tessuti che circondano e sostengono il dente.

 

 

Come prevenire e curare i disturbi gengivali?

 

Le infiammazioni gengivali vengono di norma curate con una profonda igiene orale in grado di ridurre la carica batterica orale. È quindi fondamentale utilizzare spazzolino e filo interdentale due volte al giorno per almeno due minuti. Tuttavia, poiché non sempre lo spazzolamento meccanico è sufficiente a evitare le infiammazioni gengivali, è consigliabile un colluttorio antibatterico. La linea Antica Erboristeria offre diversi prodotti in grado di contrastare efficacemente la placca.

Inoltre, grazie a regolari controlli dal dentista è possibile trattare queste infiammazioni per tempo e in modo efficace. Le infiammazioni del cavo orale possono avere ripercussioni negative sullo stato di salute generale: alcune ricerche, infatti, rilevano una connessione tra disturbi dentali e malessere fisico generale (ad esempio gastriti, ictus e complicazioni in gravidanza).

 

 

 

 

Carie

Come prevenire la carie?

 

Una corretta igiene orale e una dieta bilanciata sono i due fattori principali per la prevenzione delle carie. In particolare, un’accurata igiene orale è fondamentale per evitare la formazione di carie: lavare i denti regolarmente con un dentifricio contenente fluoruro aiuta a ridurre il rischio. È quindi consigliabile spazzolare i denti due volte al giorno con un dentifricio al fluoruro e utilizzare il filo interdentale per rimuovere la placca.

 

Il fluoruro è un fondamentale alleato dell’igiene orale in quanto garantisce un’elevata protezione dalla carie grazie alla sua capacità di rinforzare lo smalto dentale, rendendolo più resistente agli acidi.

 

 La nostra linea di prodotti Antica Erboristeria contiene diversi prodotti per l’igiene orale a base di fluoruro: in particolare i dentifrici Antica Erboristeria, oltre a contenere la quantità di fluoruro raccomandata dai dentisti per la massima protezione dalla carie, svolgono un effetto remineralizzante che aiuta a prevenirne la formazione.

 

 

Cos’è la carie e quali sono le cause?

 

La carie è una malattia dei tessuti duri del dente, smalto e dentina, causata dai batteri che si nutrono dei residui alimentari (principalmente gli zuccheri) per poi trasformarli in acidi. Questi acidi indeboliscono lo smalto dentale erodendo lo strato di idrossiopatite, principale componente minerale del dente, rendendone la superficie più esposta agli attacchi degli acidi.

La carie, inoltre, determina una degenerazione dei tessuti che può intaccare la radice del dente colpendone le terminazioni nervose più sensibili. Se non correttamente trattata questa patologia può danneggiare gravemente il dente.

Le due principali cause che favoriscono l’insorgenza della carie sono una cattiva igiene orale e un’alimentazione scorretta. Gli alimenti ad alto contenuto di carboidrati, come i dolci, devono essere consumati con moderazione in quanto i batteri trasformano gli zuccheri in acidi. Occorre inoltre prestare attenzione non solo alla quantità di zuccheri assunti ma anche alla durata del consumo che incide sul rischio di carie. Il rischio può anche aumentare se la salivazione è assente in quanto la saliva è in grado di proteggere i denti dalla demineralizzazione. 

 

 

 

 

 

Erosione dentale

Cos’è l’erosione dentale e quali sono le cause?

 

Per erosione dentale si intende la perdita dei tessuti duri del dente, cioè smalto e dentina, a causa dell’azione sulla superficie dentale degli acidi provenienti dalle bevande, dagli alimenti o dai succhi gastrici.

 

Questi acidi attaccano lo smalto dentale e lo dissolvono gradualmente provocandone il progressivo deterioramento. Inoltre, un dente che ha già subito l’attacco degli acidi è più vulnerabile e può pertanto danneggiarsi più facilmente durante la normale azione di spazzolamento: i denti diventano a poco a poco più sensibili, appaiono trasparenti e ingialliscono. 

 

L’erosione dentale è un processo lento che spesso viene riconosciuto troppo tardi con gravi conseguenze in quanto si tratta di un fenomeno irreversibile. Poiché l’erosione dentale può facilmente degenerare è fondamentale una corretta profilassi.

 

 

Come proteggere i denti dall’erosione?

 

Il primo passo per proteggere i denti dall’erosione è contrastarne le cause assicurandosi di seguire un’alimentazione corretta ed evitando un consumo eccessivo di cibi acidi.

 

L’erosione può essere prevenuta spazzolando i denti correttamente: dopo aver consumato alimenti contenenti acidi si consiglia di aspettare almeno un’ora prima di lavare i denti in quanto lo smalto dentale già indebolito potrebbe essere ulteriormente danneggiato dall’azione delle setole. Inoltre un dentifricio con pH leggermente basico aiuta a bilanciare il pH della bocca.

 

Quando si acquista il dentifricio è importante sceglierne uno poco abrasivo così da poter prevenire danni ai denti. I dentifrici al fluoruro svolgono un effetto rimineralizzante in grado di rinforzare il dente che, grazie anche all’uso del collutorio, sarà ulteriormente protetto dagli acidi.

 

Inoltre è utile consumare alimenti che aumentino la salivazione (come i chewing gum) per attenuare l’acidità e bilanciare il pH del cavo orale. 

 

 

 

 

Alitosi

Quali sono le cause dell’alitosi?

 

Alitosi è il termine clinico utilizzato per indicare un problema molto comune, l’alito cattivo. Ma da cosa è causato? L’alitosi dipende principalmente dall’emissione di composti sulfurei attraverso l’aria espirata. I batteri che proliferano sulla parte posteriore della lingua, negli spazi interdentali, nelle tasche gengivali e in altre cavità della bocca producono composti sulfurei maleodoranti. L’alito cattivo può essere determinato anche da una periodontosi in corso.

 

Le cause più comuni dell’alitosi comprendono il consumo di alimenti dall’odore molto intenso (ad esempio aglio, formaggio, cipolle) e una scarsa igiene orale, oltre a fattori quali il fumo, lo stress o il digiuno.

 

Come è possibile prevenire l’alitosi? Antica Erboristeria offre molti prodotti per l’igiene orale in grado di contrastare questo disturbo per un alito fresco a lungo.

 

Come prevenire l’alitosi?

 

 

L’alitosi può essere combattuta principalmente attraverso le pratiche di igiene quotidiana, lavando i denti per almeno due minuti due volte al giorno, al mattino e la sera prima di andare a letto, e pulendo anche la lingua, dove si annida la maggior parte dei batteri. È consigliabile anche l’uso di un collutorio.

 

È importante utilizzare un dentifricio ad azione antibatterica completa in grado di combattere l’alito cattivo, oltre al filo interdentale per rimuovere la placca dai punti più difficili da raggiungere. Antica Erboristeria ha studiato un’apposita linea di prodotti che donano una freschezza extra grazie alla formula anti-alito cattivo.

 

 

 

 

Gengivite

Come prevenire o curare la gengivite?

 

L’insorgenza di gengivite può essere contrastata attraverso un’accurata igiene orale in grado di ridurre la quantità di batteri: è quindi essenziale lavare i denti due volte al giorno, per almeno due minuti, e usare il filo interdentale. Talvolta lo spazzolamento meccanico, il filo interdentale e il dentifricio non sono sufficienti a evitare questo disturbo, pertanto per una prevenzione efficace della gengivite si raccomanda l’utilizzo di un collutorio antibatterico. La linea Antica Erboristeria offre molti prodotti per l’igiene orale ad azione antibatterica. È comunque sempre opportuno rivolgersi regolarmente al dentista per una visita.

 

Le infiammazioni del cavo orale possono compromettere lo stato di salute generale. Come dimostrano alcune ricerche, infatti, le patologie dentali possono essere correlate a un malessere fisico generale, come nel caso di infezioni del sistema respiratorio, diabete, malattie cardiovascolari, ictus e complicazioni in gravidanza. 

 

 

Cos’è la gengivite e quali sono le cause?

 

La causa principale della gengivite sono i batteri e più precisamente la placca, cioè un aggregato di germi che si accumula sui denti. Durante la fase iniziale le gengive appaiono leggermente arrossate e gonfie, mentre in seguito diventano più sensibili e aumenta il rischio di sanguinamento.

 

I batteri prolificano molto velocemente sulla placca rilasciando cataboliti intermedi aggressivi e sostanze tossiche che penetrano nella gengiva.

 

L’utilizzo frequente del filo interdentale e dello spazzolino, abbinato ad un dentifricio contenente fluoruro, contribuisce a rimuovere la placca e contrastarne la formazione. Inoltre l’assunzione di vitamine è consigliata per mantenere la bocca in salute e prevenire infiammazioni gengivali.

 

A causa di una scarsa igiene orale le irritazioni provocate da una gengivite cronica potrebbero degenerare in periodontosi, un’infiammazione grave e profonda dei tessuti che circondano e sostengono il dente.

 

 

 

 

Cavità dentali

Come proteggere i denti dalle cavità dentali?

 

Una corretta e regolare igiene dentale è indispensabile per rimuovere dai denti e dalla linea gengivale la placca, causa principale delle cavità dentali. La salute del cavo orale può essere favorita dall’uso dello spazzolino, due volte al giorno, del filo interdentale e del collutorio. Gli ingredienti da cui sono composti dentifricio e collutorio, in particolare il fluoruro, contribuiscono a remineralizzare i denti e rinforzare lo smalto, prevenendo così la formazione di cavità e l’insorgenza di disturbi più lievi.

 

Per individuare precocemente le cavità è importante programmare una visita dentistica almeno due volte all’anno. Il dentista, infatti, può stabilire eventuali rischi di questo disturbo esaminando le aree più comuni dove potrebbe svilupparsi.

 

La salute della bocca trae beneficio anche da una dieta bilanciata, infatti i denti possono deteriorarsi anche in relazione al tipo di alimenti assunti. In particolare un consumo più moderato di dolci e cibi acidi aiuta a mantenere la bocca in salute e a sfoggiare un sorriso perfetto.

 

 

 

 

Tartaro

Cos’è il tartaro?

 

Il tartaro, conosciuto anche come calcolo, è un accumulo di placca dovuto al deposito calcificato dei sali minerali trasportati dalla saliva ed è facilmente identificabile per via del colore giallognolo o marrone scuro. Poiché il tartaro aderisce saldamente allo smalto dentale, solo un professionista è in grado di rimuoverlo completamente.

 

Oltre ad essere un problema estetico, il tartaro rappresenta anche un rischio per la salute: la sua ampia superficie può infatti ospitare una quantità maggiore di batteri che possono causare infiammazioni gengivali e alitosi. Inoltre questo disturbo può ridurre l’efficacia dell’azione anti-carie del dentifricio al fluoruro, aumentando la possibilità che sotto lo strato di tartaro si formi più carie.

 

 

Come prevenire il tartaro?

 

Sebbene il tartaro possa essere rimosso solo dal dentista, è possibile prevenire questo disturbo contrastando la formazione della placca attraverso la detersione dei denti, due volte al giorno per almeno due minuti, con un dentifricio contenete fluoruro e utilizzando il filo interdentale. Anche i chewing gum possono essere dei validi alleati per la cura dei denti in quanto attivano la salivazione che bilancia il livello di pH, prevenendo così gli attacchi degli acidi.

 

Oltre ad effettuare quotidianamente le pratiche di igiene orale, sarebbe opportuno consultare regolarmente il proprio dentista.